Il cavolfiore romanesco, o più raramente cavolo broccolo ramoso, fa parte di una vasta gamma di piante appartenenti alla famiglia delle crucifere tutte derivanti dal broccolo il cui nome scientifico è Brassica oleracea var. italica . Anche nel cavolfiore romanesco, come per tutte le piante di questa categoria, scarseggiano i contenuti nutrizionali essendo modeste le quantità di proteine e carboidrati mentre sono ricche di composti minerali, microelementi (calcio, ferro, fosforo, potassio) e vitamine (C, B1 e B2).
Contiene sulforafano e gli isotiocianati. Il primo è l’elemento che da il caratteristico odore quando questi ortaggi vengono cotti ma si può ovviare a questo inconveniente spremendo del limone nell’acqua di cottura. Inoltre è molto alta la percentuale di fibre che da una sensazione di sazietà.
Inoltre i broccoli romani hanno un potere antiossidante che aiuta a rafforzare le difese immunitarie. I broccoli romaneschi, combattono anche la ritenzione idrica, grazie alla loro azione disintossicante che favorisce l’eliminazione di scorie nocive chimiche. In ultimo è un ottimo ortaggio contro l’insorgenza di ictus.
Anche nel cavolfiore romanesco romano si consuma l’infiorescenza che, rispetto agli altri tipi di broccoli, si presenta di un verde pallido con una miriade di piramidi e tante piccole rosette, disposte a spirale, che riproducono la forma principale, ripetendosi con regolarità.